Il pavimento pelvico è una zona del corpo femminile ancora oggi sconosciuta, a cui si presta poca attenzione o addirittura nessuna. I motivi sono legati al fatto che è un’area “nascosta” che non vediamo e con la quale non s’instaura un rapporto quotidiano. È una regione legata alla minzione, defecazione, ma è anche un’area legata alla sessualità, e per questo resa ancora di più un argomento carico di tabù.
La gravidanza rappresenta spesso il primo momento in cui le donne ne vengono a conoscenza, e ciò avviene nei corsi di accompagnamento alla nascita. Il tema del perineo femminile è centrale, poiché questo riveste un ruolo fondamentale sia all’interno della gravidanza, ma anche nel parto e nel puerperio.
La bellezza di questa zona è che ha molteplici funzioni, che riassumiamo i tre punti.
A causa dell’aumento del peso a livello addominale (feto, liquido amniotico, placenta) abbiamo una maggiore spinta verso il basso, e quindi un sovraccarico a livello del tappeto pelvico. Il ruolo quindi di tale struttura è di contenimento, di sostenere il peso dell’utero gravidico e svolge un ruolo attivo nella progressione ed espulsione del feto lungo il canale.
Dopo il parto il corpo della donna torna lentamente alle condizioni in cui era prima della gravidanza. Alcuni muscoli, come addominali, muscoli e tessuto pelvico, necessitano di particolare attenzione a causa di tutte le modificazioni che hanno subito sia in gravidanza sia durante il parto.
In seguito alla gravidanza (a causa dell’aumento di peso data dal bambino, dal liquido amniotico e dall’aumento di volume dell’utero) e il parto (a causa dei traumatismi tissutali) i muscoli pelvici possono perdere la loro funzionalità con rischio d’incontinenza urinaria, scarsa sensibilità durante i rapporti sessuali, fino a raggiungere situazioni gravi come il prolasso degli organi uro-genitali.
Un ruolo fondamentale lo svolge il piano pelvico nei confronti della postura e quindi nell’insorgenza delle lombalgie. Si tratta di un apparato poco conosciuto e spesso trascurato:
In realtà, al pari di ogni altro muscolo, il pavimento pelvico può (e deve) essere allenato per aumentarne la tonicità e la funzionalità con esercizi di movimento pelvico. Questo permette non solo di prevenire le patologie più gravi, ma anche di migliorare la qualità della vita.
Il perineo rappresenta un luogo che rispecchia tutte le emozioni di ciascuna donna. Il suo stato di contrattura varia in base allo stato emotivo e psicologico della donna, in base all’umore e a eventuali preoccupazioni.
Il pavimento pelvico riflette gli umori, le paure, le aspettative della donna.
Donne particolarmente ansiose e impaurite dall’evento nascita, spesso presentano un’ipertonicità di tali muscoli, mentre si assiste a un rilassamento della muscolatura nelle donne che vivono un periodo di serenità. E per questo che non si deve ridurre il pavimento pelvico a una semplice zona anatomica da allenare, ma bisogna sottolineare sempre il suo ruolo a livello emotivo e psicologico.
Il Pavimento Pelvico o perineo, o anche chiamato tappeto pelvico o piano pelvico, è una regione anatomica costituita dai tessuti molli (il tessuto pelvico appunto) che chiudono il bacino nel suo distretto inferiore.
Di forma romboidale, si estende dalla sinfisi pubica all’apice del coccige e in senso trasversale da una tuberosità ischiatica all’altra che non sono altro che i due piedini del bacino (per trovarli basta semplicemente appoggiare una mano al di sotto di ogni gluteo e si andrà a percepire una porzione ossea), chiudendo in basso la cavità addomino-pelvica, circondando e sostenendo l’uretra, la vescica e la vagina fino all’apparato ano-rettale.
Inoltre, il Pavimento Pelvico non è costituito da un’unica fascia muscolosa ma da ben 3 strati che prendono il nome di:
La muscolatura del pavimento pelvico ha diverse funzioni:
L’ipotono e l’ipertono dei muscoli del Pavimento Pelvico sono le due condizioni muscolari più frequenti che possono dare origine a sintomi del comparto anteriore (vescica e uretra), centrale (utero) e posteriore (ano-retto).
Queste due condizioni possono coesistere dando luogo a ulteriori condizioni sintomatiche e organiche non sempre di facile risoluzione.
Attraverso la valutazione funzionale del pavimento pelvico possiamo individuare delle condizioni d’ipotono o d’ipertono che può essere affrontato con il trattamento riabilitativo e movimento pelvico.
I muscoli del Pavimento Pelvico possono essere ipotonici quando è presente una ridotta attività volontaria o involontaria.
Solitamente i sintomi più comuni sono:
La muscolatura del piano perineale anteriore e posteriore può presentare un’elevata attività contrattile con difficoltà al rilassamento oppure presentare una contrazione quando invece dovrebbe essere rilassata.
In questo caso i sintomi più comuni sono:
Entrambe queste due disfunzioni pelviche vanno a influenzare fortemente il momento del parto in quanto potrebbero essere le prime cause della formazione di lacerazioni a livello del Pavimento Pelvico.
Le lacerazioni che si verificano nella zona del Perineo durante il parto sono delle ferite che avvengono nel momento dell’espulsione, ciò significa che il passaggio del bambino può lacerare i tessuti che circondano l’apertura del canale vaginale fino all’ano.
La letteratura scientifica distingue 4 gradi delle lacerazioni:
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