Il Pavimento Pelvico: cos’è e come conoscerlo meglio

Il pavimento pelvico è una zona del corpo femminile ancora oggi sconosciuta, a cui si presta poca attenzione o addirittura nessuna. I motivi sono legati al fatto che è un’area “nascosta” che non vediamo e con la quale non s’instaura un rapporto quotidiano. È una regione legata alla minzione, defecazione, ma è anche un’area legata alla sessualità, e per questo resa ancora di più un argomento carico di tabù.

La gravidanza rappresenta spesso il primo momento in cui le donne ne vengono a conoscenza, e ciò avviene nei corsi di accompagnamento alla nascita. Il tema del perineo femminile è centrale, poiché questo riveste un ruolo fondamentale sia all’interno della gravidanza, ma anche nel parto e nel puerperio.

Il pavimento pelvico e le sue funzioni

La bellezza di questa zona è che ha molteplici funzioni, che riassumiamo i tre punti.

1) In gravidanza

A causa dell’aumento del peso a livello addominale (feto, liquido amniotico, placenta) abbiamo una maggiore spinta verso il basso, e quindi un sovraccarico a livello del tappeto pelvico. Il ruolo quindi di tale struttura è di contenimento, di sostenere il peso dell’utero gravidico e svolge un ruolo attivo nella progressione ed espulsione del feto lungo il canale.


2) Nel Post Parto

Dopo il parto il corpo della donna torna lentamente alle condizioni in cui era prima della gravidanza. Alcuni muscoli, come addominali, muscoli e tessuto pelvico, necessitano di particolare attenzione a causa di tutte le modificazioni che hanno subito sia in gravidanza sia durante il parto.

In seguito alla gravidanza (a causa dell’aumento di peso data dal bambino, dal liquido amniotico e dall’aumento di volume dell’utero) e il parto (a causa dei traumatismi tissutali) i muscoli pelvici possono perdere la loro funzionalità con rischio d’incontinenza urinaria, scarsa sensibilità durante i rapporti sessuali, fino a raggiungere situazioni gravi come il prolasso degli organi uro-genitali.

Un ruolo fondamentale lo svolge il piano pelvico nei confronti della postura e quindi nell’insorgenza delle lombalgie. Si tratta di un apparato poco conosciuto e spesso trascurato:

  • Quante donne, anche giovani, si rassegnano a usare i salva slip in caso di perdite di urina?
  • Quante donne, dopo il parto, pensano che sia normale perdere tonicità e non riguadagnarla più?

In realtà, al pari di ogni altro muscolo, il pavimento pelvico può (e deve) essere allenato per aumentarne la tonicità e la funzionalità con esercizi di movimento pelvico. Questo permette non solo di prevenire le patologie più gravi, ma anche di migliorare la qualità della vita.

3) Aspetti Emozionali e Sessualità

Il perineo rappresenta un luogo che rispecchia tutte le emozioni di ciascuna donna. Il suo stato di contrattura varia in base allo stato emotivo e psicologico della donna, in base all’umore e a eventuali preoccupazioni.

Il pavimento pelvico riflette gli umori, le paure, le aspettative della donna.

Donne particolarmente ansiose e impaurite dall’evento nascita, spesso presentano un’ipertonicità di tali muscoli, mentre si assiste a un rilassamento della muscolatura nelle donne che vivono un periodo di serenità. E per questo che non si deve ridurre il pavimento pelvico a una semplice zona anatomica da allenare, ma bisogna sottolineare sempre il suo ruolo a livello emotivo e psicologico.

Com’è fatto il Pavimento Pelvico?

Il Pavimento Pelvico o perineo, o anche chiamato tappeto pelvico o piano pelvico, è una regione anatomica costituita dai tessuti molli (il tessuto pelvico appunto) che chiudono il bacino nel suo distretto inferiore.

Di forma romboidale, si estende dalla sinfisi pubica all’apice del coccige e in senso trasversale da una tuberosità ischiatica all’altra che non sono altro che i due piedini del bacino (per trovarli basta semplicemente appoggiare una mano al di sotto di ogni gluteo e si andrà a percepire una porzione ossea), chiudendo in basso la cavità addomino-pelvica, circondando e sostenendo l’uretra, la vescica e la vagina fino all’apparato ano-rettale.

Inoltre, il Pavimento Pelvico non è costituito da un’unica fascia muscolosa ma da ben 3 strati che prendono il nome di:

  • Strato profondo – diaframma pelvico
  • Strato medio – diaframma urogenitale
  • Strato superficiale – perineo esterno
Il Pavimento Pelvico

Quali sono le funzioni del Pavimento Pelvico? 

La muscolatura del pavimento pelvico ha diverse funzioni:

  • sostenere i visceri del piccolo bacino (vescica, utero, retto) garantendo la continenza urinaria e fecale
  • poter vivere una buona sessualità
  • durante il parto, accompagna il neonato ad intraprendere la giusta direzione

Ipotono o ipertono? 

L’ipotono e l’ipertono dei muscoli del Pavimento Pelvico sono le due condizioni muscolari più frequenti che possono dare origine a sintomi del comparto anteriore (vescica e uretra), centrale (utero) e posteriore (ano-retto).

Queste due condizioni possono coesistere dando luogo a ulteriori condizioni sintomatiche e organiche non sempre di facile risoluzione.

Attraverso la valutazione funzionale del pavimento pelvico possiamo individuare delle condizioni d’ipotono o d’ipertono che può essere affrontato con il trattamento riabilitativo e movimento pelvico.

Ipotono: quando e quali sono i sintomi

I muscoli del Pavimento Pelvico possono essere ipotonici quando è presente una ridotta attività volontaria o involontaria.

Solitamente i sintomi più comuni sono:

  • perdita di urina con lo sforzo (incontinenza urinaria da sforzo)
  • bisogno impellente di urinare (urgenza minzionale)
  • aumentata frequenza minzionale (> 8 volte
  • perdita di urina mentre si va al bagno (incontinenza urinaria da urgenza)
  • svuotamento vescicale incompleto
  • mitto urinario debole o intermittente
  • peso in vagina
  • mancata percezione durante i rapporti sessuali
  • svuotamento rettale incompleto e/o in più tempi
  • stitichezza
  • emorroidi
  • prolasso

Ipertono: quando e quali sono i sintomi

La muscolatura del piano perineale anteriore e posteriore può presentare un’elevata attività contrattile con difficoltà al rilassamento oppure presentare una contrazione quando invece dovrebbe essere rilassata.

In questo caso i sintomi più comuni sono:

  • dolore durante i rapporti sessuali
  • sensazione di incompleto svuotamento vescicale o rettale
  • iperattività vescicale (urgenza e frequenza minzionale)
  • flusso urinario lento e intermittente
  • stipsi
  • ragadi
  • emorroidi

Ipotono e ipertono possono causare le lacerazioni

Entrambe queste due disfunzioni pelviche vanno a influenzare fortemente il momento del parto in quanto potrebbero essere le prime cause della formazione di lacerazioni a livello del Pavimento Pelvico.

Le lacerazioni che si verificano nella zona del Perineo durante il parto sono delle ferite che avvengono nel momento dell’espulsione, ciò significa che il passaggio del bambino può lacerare i tessuti che circondano l’apertura del canale vaginale fino all’ano.

La letteratura scientifica distingue 4 gradi delle lacerazioni:

  • 1° grado: lacerazione superficiale che interessa la mucosa vaginale o la cute del perineo, ma senza interessare i muscoli;
  • 2° grado: interessamento dei muscoli perineali, ma non dello sfintere anale;
  • 3° grado: coinvolgimento dello sfintere anale; a sua volta si divide in:
    • 3° grado A: coinvolgimento inferiore al 50% dello sfintere anale esterno;
    • 3° grado B: interessamento maggiore al 50% dello sfintere anale esterno;
    • 3° grado C: lacerazione dello sfintere anale interno ed esterno.
  • 4° grado: interessamento di tutto lo sfintere anale e della mucosa rettale.

Perché vale la pena farsi seguire da un’ostetrica

L’ostetrica fin dai tempi più antichi è sempre stata la figura che veniva associata alla donna durante la gravidanza e il parto.

Per iniziare vi raccontiamo cosa significa per noi essere ostetrica.

Essere un’ostetrica prima che un lavoro è una passione e uno stile di vita.

È essere appassionate e affascinate da tutto quello che circonda e caratterizza il mondo femminile non soffermandosi esclusivamente sul momento della nascita.

La donna dall’infanzia alla menopausa è un piccolo “mondo” sempre in evoluzione: si comincia conoscendo il proprio corpo e i cambiamenti che ne conseguono, si prosegue per la fase adulta dove si punta al benessere femminile, negli anni magari arriva il desiderio di un figlio e quindi può iniziare il magico mondo della gravidanza, fino ad arrivare all’ultima parte “ciclica” di una donna quale la menopausa con tutte le sue sfumature e cambiamenti.

Ecco, per noi essere ostetrica significa accompagnare e sostenere le donne durante tutte queste fasi.

Il nostro è un impegno quotidiano per il benessere femminile cercando di essere d’aiuto alle donne a far emergere le enormi capacità che hanno, anzi che abbiamo, dentro di noi che ci rendono delle forze della natura.

Far star bene le donne di tutte le età è la nostra “missione”: passo dopo passo, sempre vicine alle donne, e quando succede la gratificazione è molta e sentiamo di aver raggiunto il nostro obiettivo.

Ma nella pratica, chi è l’ostetrica oggi? E che cosa fa?

Oggi l’ostetrica, in Italia, è una figura autonoma e professionale.

L’ostetrica professionista ha conseguito la Laurea in Ostetricia , ha conseguito l’esame di Stato abilitante e si è iscritta al proprio Collegio professionale di competenza. Solo così un’ostetrica può esercitare la professione ostetrica attuando le conoscenze acquisite nel percorso di studi e che sono previste nel Profilo Professionale dell’Ostetrica ( DM 740/94) e nel Codice Deontologico (19/06/2010).

Sia nel Profilo Professionale sia nel Codice Deontologico l’ostetrica viene definita come colei che:

  • assiste e consiglia la donna durante la gravidanza, il travaglio e il parto,
  • si prende cura di tutta la sfera femminile: promuove la salute della donne in tutte le età della vita,
  • il suo ambito di competenza e’ ostetrico, ginecologico e neonatale,
  • promuove la salute della comunità,
  • è custode e responsabile della fisiologia, e qual’ora questa deviasse in patologia assite il medico nelle attività assistenziali,
  • promuove l’allattamento al seno, supporta e incentiva il ruolo genitoriale.

Come si può capire allora il ruolo dell’ostetrica non è più ristretto al momento del parto, ma spazia in diverse competenze per le donne di tutte le età.

INFANZIA e ADOLESCENZA: l’ostetrica promuove la conoscenza del proprio corpo in evoluzione, delle caratteristiche del ciclo mestruale, sulla corretta igiene intima e sulla protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili.

ETA’ ADULTA: l’ostetrica promuove uno stile di vita sano, volto alla salute femminile di ogni donna durante l’età fertile e nel caso di ricerca di una gravidanza.

Aiuta le donne ad essere consapevoli del proprio ciclo mestruale ai fini di una buona salute femminile.

Durante questa fascia d’età l’ostetrica consiglia, valuta ed attua interventi di riabilitazione del pavimento pelvico nelle donne che ne hanno bisogno.

GRAVIDANZA: l’ostetrica è abilitata, nei casi di gravidanza fisiologica, all’accompagnamento della donna durante tutti i nove mesi di gestazione, durante il travaglio, durante il parto, nel post-partum e nel rientro a casa occupandosi di allattamento e di cure del neonato fisiologico.

PUERPERIO: l’ostetrica adeguatamente formata può condurre corsi di ginnastica per la ripresa fisica materna nel dopo parto, fa valutazioni del pavimento pelvico e consiglia e valuta l’andamento degli esercizi/trattamenti proposti con i follow-up.

Per il neonato è la figura di riferimento, insieme al pediatra, per un buon sostegno all’allattamento che poi si integra con la fase dello svezzamento.

PRE-MENOPAUSA E MENOPAUSA: l’ostetrica può condurre incontri informativi e di promozione della salute in questa fase della vita delle donne: cambiamenti fisici, emotivi, corretto igiene, controllo del disturbi frequenti in menopausa.

Valuta e propone trattamenti per una buona salute del pavimento pelvico.

Come si può capire allora il ruolo e le competenze dell’ostetrica spaziano in tutte le fasi della vita di una donna: per questo vale la pena farsi seguire da un’ostetrica! 

Conoscere e farsi seguire da un’ostetrica può quindi essere un’esperienza a 360° dall’adolescenza fino alla menopausa.

Nella figura dell’ostetrica potrai trovare:

  • ascolto e comprensione
  • competenza e informazioni corrette
  • aiuto
  • sostegno senza giudizio
  • supporto (stare accanto)
  • calma
  • coraggio
  • amore per la propria professione e per la vita
  • accrescimento delle capacità innate che ogni donna ha dentro di sé per affrontare ogni fase della vita.

Nel nostro Studio Ostetrico potrete trovare diversi servizi dedicati alle donne:

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